Dare vita ad un giardino significa avere creatività, dedizione, conoscenza e amore, infinito amore, per la natura. In fondo, lo dice la stessa espressione, dare vita.
Il contatto con l’ambiente e la dicotomia uomo-natura suscitano sempre più interesse nella società odierna che, gradualmente, sta cercando di integrarle come componenti essenziali della vita di ognuno.
Cosa succede, invece, quando ad avvicinarsi all’ambiente è un artista? Quale meraviglia è in grado di generare l’incontro tra estro e paesaggio?
Il capolavoro che nasce da questo sodalizio non può che lasciare un segno indelebile negli occhi di chi lo ammira: si tratta della Land Art, forma d’arte contemporanea che non poteva mancare nel contesto del Radicepura Garden Festival.
La Land Art, o Eco Art, esplode alla fine degli anni Sessanta, periodo in cui società e cultura vengono travolti da importanti cambiamenti; anche l’arte viene inevitabilmente influenzata da tali sconvolgimenti e il focus si sposta su temi come la natura e l’attenzione per il corpo.
La produzione artistica avviene al di fuori dei classici contenitori in cui siamo abituati ad ammirarla e l’obiettivo degli artisti promotori di tale corrente innovativa è “uscire all’esterno”: la Land Art porta la natura dentro l’arte.
Gli escavatori vengono usati come matite e la terra bruciata diventa un foglio su cui scrivere nuove pagine che raccontano della complicità tra essere umano e ambiente facendo emergere l’accostamento, mai scontato, tra natura e cultura, tra artificio umano e bellezza della Terra.
Il Radicepura Garden Festival permetterà di assistere alle installazioni di opere contemporanee frutto di ricerche continue di architetti, designer, fotografi, paesaggisti: maestri che metteranno a punto le loro creazioni mediante un dialogo costante con la natura, con rispetto e cura al fine di valorizzare al massimo lo spazio.
L’inventiva e la genialità nel vedere oltre rappresentano il primo passo verso la comprensione più totale della Land Art, la quale riesce a far immergere il pubblico in una dimensione fantastica grazie, tra le altre cose, ad una fruizione dell’opera del tutto differente dalla consuetudine, ma che diviene vera e propria esperienza.
Tutti gli elementi naturali che fino a quel momento non erano stati presi in considerazione, benché vitali per l’uomo, mutano in componenti fondamentali per la riuscita artistica di un’opera. Questo è una forma d’arte destinata a perdurare nel tempo divenendo così testimonianza tangibile del fare umano.