Il Radicepura Garden Festival offre ogni giorno una nuova emozione!
Ricco di appuntamenti, convegni, aperitivi in musica, laboratori per bambini e chi più ne ha, più ne metta. Non dimentichiamo, però, che i veri protagonisti dell’evento sono i giardini e i designer e i paesaggisti che li hanno realizzati.
Scopriamo insieme i segreti che si celano dietro ogni opera a partire dai quattro senior designer ideatori della suggestiva area Star Gardens. Pronti per una passeggiata virtuale? Via!
Il primo dei giardini è “Amity”, un elogio alla vita, dalla commovente forza comunicativa, di Kamelia Bin Zaal. Si tratta di una sintesi perfetta di culture differenti, proprio come l’artista che l’ha realizzato: Kamelia nasce, infatti, a Dubai ma cresce e studia nel Regno Unito dove inizia la sua brillante carriera come garden designer vincendo premi in tutto il mondo, dall’Europa all’Asia. Il suo giardino diventa specchio della sofferenza dei popoli afflitti dalla guerra e reinventa il dolore per donare alla società uno spazio in cui persone appartenenti a religioni, ideali, ceti sociali diversi possano incontrarsi pacificamente e far trionfare l’umanità in tutta la sua grandezza.
Per la sua opera si lascia ispirare dalle tipiche corti arabe appartenenti alla sua terra natìa e realizza un elegante open space accarezzato delicatamente dal profumo e dal suono dell’acqua che lo circonda.
Passeggiare attraverso Amity significa entrare ad ago nelle viscere di una poesia struggente che lascia in bocca un dolce retrogusto di speranza e pace ritrovata.
Proseguendo, incontriamo il capolavoro di Michel Péna. “Tour d’y voir” vi condurrà alla scoperta di un nuovo continente: quello siciliano. Sì, perché è proprio così che afferma chi vive ogni giorno quest’isola e Michel Péna lo sa bene, tanto da averne colto appieno il senso attraverso la sua opera. Come accedere al giardino? Semplice: da una porta, come tutti i mondi surreali e magici che si rispettino. Dall’esterno nulla è percepibile ma, una volta varcata la soglia, è impossibile non lasciarsi contaminare dalla bellezza naturale ricreata ad hoc dall’artista per il Radicepura Garden Festival.
Finalmente le scale terminano e il panorama che si prospetta davanti è travolgente: il mare all’orizzonte e la luce del giorno diventano un dono prezioso e l’anima, rigenerata e piena di vita allo stato puro, ve ne sarà grata.
La terza opera è dell’italiano Stefano Passerotti, garden designer da ben quattro generazioni e artista premiato in tutto il mondo. “Evaporazione Mediterranea” è un rifugio dedito alla meditazione dell’uomo che riesce a riconciliarsi con la Natura. Protagonista dell’installazione è un tronco posto accuratamente all’interno di una piscina colma d’acqua, attraverso cui lasciarsi cullare dalle onde come farebbe il mare.
L’approccio notoriamente anticonvenzionale dell’artista pone l’accento sull’attuale, quanto importante, condizione del nostro fragile ecosistema, perennemente sotto attacco da una società sempre più tecnologica e poco attratta dal dialogo intimo con la natura.
Evaporazione mediterranea è anche un omaggio al panta rhei di Eraclito e al tema del divenire: un continuo mutare senza perdere l’armonia profonda della vita stessa.
Last but not least, arriviamo al giardino ideato da James Basson, celebre e pluripremiato garden designer di cui abbiamo già parlato qui. Specialista in dry garden e nell’utilizzo di materiali naturali e artigianali, approda al nostro Garden Festival con “Alpheus and Arethusa”, un tributo alla cultura ellenica in Sicilia. Il mito unisce simbolicamente le due coste intrecciandole indissolubilmente tra loro abbattendo le pareti del tempo e dello spazio.
Le piante che costituiscono l’opera non sono state scelte casualmente in quanto sono strettamente legate al territorio sia greco che siciliano al fine di enfatizzare maggiormente il concetto di Essenza Mediterranea nella sua interezza.
Atmosfere sognanti invadono le vie più recondite del cuore inondandole di sensazioni che provengono dal passato e diventano realtà.
Adesso che il nostro tour virtuale alla scoperta degli Star Gardens è finito e i giardini non hanno più segreti per voi, quanto riuscirete a resistere alla tentazioni di viverli di persona?
Il Radicepura Garden Festival e i suoi artisti vi stanno già aspettando.