Abbiamo appagato i sensi con la perfezione, lo stile e l’eleganza accompagnata dall’esperienza dei paesaggisti senior ideatori degli Star Garden.
Abbiamo lenito le anime con l’unguento rigenerante dei Giardini Nascenti, perno creativo dei giovani paesaggisti pieni di talento ed energia.
Adesso vi streghiamo con i segreti dell’ultima tappa dei nostri tour virtuali: è la volta delle Installazioni del Radicepura Garden Festival.
Iniziamo subito con la prima struttura realizzata dallo studio di progettazione fondato dal paesaggista, nonché direttore artistico del Festival, Pablo Georgieff e dagli architetti Miguel Georgieff e Nicolas Bonnenfant, dal titolo “Giardino della Dieta Mediterranea”. Si tratta di un orto didattico che riunisce una grande varietà di prodotti della terra tipici del nostro patrimonio alimentare; una collezione vegetale che racconta il ritmo delle stagioni e la ciclicità della vita naturale. Attraverso le innovazioni tecnologiche, è possibile cogliere l’origine dell’eccellenza gastronomica delle aree mediterranee.
Un’installazione-omaggio alla bellezza della nostra nazione è, invece, il “Giardino Italia”, una grande struttura a forma di stivale che ci porta a spasso per le vie dell’unicità del nostro ecosistema, evidenziando le bellezze del territorio, dalle Alpi alla Sicilia. Le piante selezionate evocano la storia e le tradizioni simbolo della cucina italiana, fiore all’occhiello della nostra cultura che ci rende famosi in tutto il mondo. Ad aver realizzato quest’opera è Giò Forma, studio scenografico internazionale fondato a Milano da Cristiana Picco, Florian Boje e Claudio Santucci.
E se adesso vi parlassimo action painting? Vi verrà voglia di tornare bambini e di giocare con i colori diventando parte integrante di una delle più stravaganti opere di tutto il Radicepura Garden Festival! “La Macchia”, a cura del giardiniere errante Donatello Chirico, è un invito al pubblico a lasciare un segno indelebile: su una grande tela ognuno potrà imprimere la propria macchia di colore, creando così un collegamento artistico-sociale tra le persone e l’installazione stessa. È un’opera d’arte che si genera e si trasforma costantemente tramite l’incontro dell’uomo con la natura e da cui emerge un’identità nuova, collettiva e assolutamente originale.
Infine, si arriva di fronte ad una struttura che, in principio, ve lo confessiamo, vi lascerà dubbiosi, ma non potrete fare a meno di avvicinarvi e di scrutarla da vicino per comprenderla. Ma è cambiando prospettiva e salendo in cima ad una passerella che vi sarà svelata l’opera stessa e il modo in cui ammirarla. Perché “Anamorphose”, di François Abélanet, distrugge ogni regola per poi ricrearla e sorprenderci: prospettiva, geometria e armonia delle forme, stravolte e ricomposte, metteranno in scena effetti ottici magistrali, capaci di stimolare la vostra stessa trasportandovi in una dimensione parallela incantevole.
Abbiamo stuzzicato la vostra curiosità anche questa volta? Speriamo di sì.
Non vi resta che venirci a trovare!
Il Radicepura Garden Festival apre le porte ogni giorno fino al 21 ottobre.
Per maggiori dettagli sulle attività, eventi e laboratori vi consigliamo di dare un’occhiata qui.