Artista, poeta, pittore, drammaturgo, scrittore e regista. In una parola: Emilio Isgrò, uno dei nomi dell’arte italiana contemporanea più conosciuti a livello internazionale, ospite d’eccezione del Radicepura Garden Festival.
Con la Sicilia nel cuore e il mondo negli occhi, lascia la sua terra per trasferirsi a Milano, città in cui avrà inizio il suo viaggio nel mondo dell’arte dando vita ad un’incredibile rivoluzione creativa a partire dagli anni ‘50 e che continua ancora oggi all’interno di Radicepura.
Dalle celebri “cancellature”, passando per la Biennale di Venezia e il MoMa di New York, tra gli scritti poetici e il dramma antico, Emilio Isgrò fa ritorno a casa permettendoci di godere del suo genio artistico attraverso la sua opera dal titolo “Il sogno di Empedocle”.
L’installazione prende spunto dalla leggenda dell’omonimo filosofo e scienziato agrigentino e si mescola armoniosamente con altri elementi appartenenti alla cultura siciliana: letteratura, mito e natura si incontrano e danno vita all’installazione che dà le spalle all’imponente Monte Etna e profuma come non mai di arance e limoni. Al centro, un monoblocco di pietra lavica di sei metri d’altezza, alla cui base sono riportati testi in latino, in greco e in altre lingue, custodiscono gelosamente un seme. Un percorso realizzato con assi di legno che accompagna i visitatori alla scoperta del giardino e del suo nucleo segreto attraverso un sentiero facilitato e tutto da vivere.
Uomo appassionato, artista instancabile, cittadino del mondo, durante un’intervista ha raccontato: “Per quanto poi riguarda il mio legame con la Sicilia, devo dire che è ancora fortissimo, ma non esclusivo, perché vengo da una famiglia che mi ha educato all’amore e al rispetto per le culture e le persone diverse da me, anche le più distanti. È per questo che in Brasile mi sento brasiliano, in Germania tedesco e in America americano. Questo non mi impedisce, tuttavia, di vedere anche i limiti dei popoli da me avvicinati, non diversamente da come vedo i difetti della mia terra.”
Queste sono le parole di un uomo che ha assaporato la libertà e che vive per continuare a farlo nella sua completezza, senza nessuna paura di affrontare le avversità, come è ultimamente successo con il polverone sollevato dallo stesso artista il quale ha accusato di plagio il cantante dei Pink Floyd, Roger Waters. Il caso è ancora aperto, ma Isgrò continua con la produzione delle sue opere, magari con il sottofondo musicale di Dark side of the Moon.
Del resto, lui stesso si è dichiarato un grande fan della band!
E sulle note vibranti della natura, tutto il Radicepura Garden Festival coglie l’occasione per ringraziare un artista del calibro di Isgrò per la sua presenza e il suo estro, geniale e sempre contemporaneo.
“Il sogno d’Empedocle” è la sintesi di un’aspirazione, l’auspicio che la conoscenza e la cultura, come dichiara lo stesso Emilio Isgrò, possano finalmente aiutarci ad aprire gli occhi.
L’arte e la natura vi aspettano da Radicepura per rigenerarvi e ritrovare la bellezza nascosta dietro ogni elemento.