Call for Ideas –
La call for ideas – che ha fatto registrare 300 iscrizioni – ha suscitato grande interesse raccogliendo candidature che si sono distinte per qualità progettuale, creatività e innovazione, tanto da aver premiato quattro proposte.
La giuria guidata da Carmelo Chines, Executive Director, Operations SIFI S.p.A. e composta da Manfredi Leone, Università degli studi di Palermo e Franco Livoti Parco botanico Radicepura, ha reso noto il vincitore del Bando SIFI “Keep alive the sense of wonder”: Pocket Sicily di Linda Grisoli e Gordon Goh. A conferma della qualità importante dei progetti ricevuti, la giuria ha tuttavia deciso di assegnare una menzione speciale ad altre tre proposte risultate significative e aderenti alle richieste della call: si tratta di O.A.S.I. (“Osservare per Apprendere e Scoprire Insieme” di Enrico Pupi). Giardino PaSIFIco (di Alexandru Ilioaia e Alessia Coltraro) e Anthea (di Andrea Bartolini, Chiara Calvisi, Annunziata Centonze, Lia Maggioli, Dario Trovato). La premiazione avrà luogo nella sede SIFI l’8 luglio prossimo alle ore 10.00 in presenza dei paesaggisti vincitori che esporranno il loro progetto.
La call – promossa dalla SIFI in partnership con il parco botanico Radicepura – poneva come quesito progettuale la necessità di coniugare la sostenibilità ambientale, valore fondamentale, alla base dello sviluppo etico, e ideare uno spazio che avesse al centro l’idea di ristoro, non solo inteso come relax, ma come spazio di accoglienza a disposizione della collettività dove rigenerare la mente e godere del contatto con la natura, rivelando quel °senso di meraviglia° suggerito dal luogo che si trova ai piedi del più grande e maestoso vulcano d’Europa.
Fondamentale il concetto di equilibrio tra il consumo di risorse e la loro rigenerazione, così come tra la produzione di inquinanti e la loro naturale eliminazione, rappresentazione ideale dello sviluppo sostenibile, condiviso da SIFI.
Il progetto vincitore – Pocket Sicily – è una sapiente composizione paesaggistica. La macchia mediterranea, le dune sabbiose, il prato compongono insieme alla roccia lavica e alle specie vegetali di diversa provenienza un unicum che si integra perfettamente nel contesto esistente, dando particolare attenzione alla scelta delle specie con uno sguardo particolare alla vocazione didattica delle soluzioni proposte. Completa il progetto la citazione della dimensione antropologica attraverso il pagliaio e l’uso dei castagni, in una narrazione mitologica propria del paesaggio siciliano. Un approccio che si sposa ad un’idea estremamente chiara e moderna di intendere gli spazi all’interno di un contesto produttivo e che è riuscita a rappresentare al meglio la filosofia aziendale di SIFI “Keep alive the sense of Wonder”, destare meraviglia attraverso la ricca diversificazione degli ambienti e della loro lussureggiante vegetazione.
“Siamo molto soddisfatti di questa esperienza che ci dà l’opportunità, grazie alla collaborazione con il parco Radicepura, di raccontare in maniera diversa il nostro impegno promuovendo iniziative di alto impatto culturale capaci di generare valore sociale. “ commenta Carmelo Chines, Executive Director, Operation, SIFI.
“Lavorare con eccellenze siciliane come SIFI rende ancora più forte il nostro messaggio di tutela e salvaguardia del paesaggio Mediterraneo, proteggere il nostro territorio significa fare cultura, pensare al futuro, promuovere temi di ecologia e sostenibilità, ma anche diffondere un nuovo modo di fare impresa” commenta Mario Faro, Parco Botanico Radicepura.
Menzione speciale come detto per altri tre progetti:
O.A.S.I – acronimo per Osservare per Apprendere e Scoprire Insieme di Enrico Pupi.
Il progetto propone due zone differenziate in base ai fruitori – adulti e bambini – ma allo stesso tempo in mutua relazione e scambio. Un teatro e un sistema di giochi punteggiano e costruiscono lo spazio attorno al laghetto, con una doppia significazione, funzionale e compositiva. Il teatro in particolare rappresenta il luogo prediletto per potersi sedere, ascoltare e apprendere. Il paesaggio e gli elementi vegetali esistenti sono arricchiti da una nuova fornitura di specie selezionate.
Giardino PaSIFIco di Alexandru Ilioaia e Alessia Coltraro.
Un encomiabile esercizio di risposta accurata a tutte le richieste poste dal bando. Il lago diventa punto focale attorno a cui si snodano tutte le scelte progettuali. I percorsi, la vegetazione, gli oggetti disegnati, costituiscono una corona di funzioni e al tempo stesso una sequenza di scenari che compongono il paesaggio del giardino. Una proposta, declinata in una visione moderna dell’utilizzo delle aree comuni, che le rende fruibili sia agli adulti in cerca di quiete che ai bambini. Di rilievo gli accenni a temi di grande rilevanza come la proposta della pista ciclopedonale in terra stabilizzata che rappresenta una soluzione ecologica o ancora l’orto didattico che pone l’accento sull’importanza dell’auto sostenibilità. Originale il nome attribuito al Progetto che richiama l’azienda e al tempo stesso il termine “Pacifico” sinonimo di sereno, tranquillo.
Anthea di Andrea Bartolini, Chiara Calvisi, Annunziata Centonze, Lia Maggioli, Dario Trovato.
Proposta conservativa e contestualmente evolutiva delle aree esistenti, rispettando i fruitori del parco, quali ad esempio i bambini. Si distingue, inoltre, per l’intenso rapporto con la natura che il progetto intende evocare e stabilire, a partire dalla scelta del nome, dal greco “fiore”. Nel nome anche il richiamo delle lettere che compongono la parola ETNA, omaggio al gigante del paesaggio, figura dominante dei luoghi. Spazi armoniosi contraddistinti da percorsi e vegetazione creano stanze vegetali che definiscono il paesaggio, rilievi si alternano a piccoli pianori, luce e ombra si inseguono per sorprendere. Un orto sinergico, percorsi sensoriali, arbusti, tappezzanti e rampicanti alternano masse e colori secondo le stagioni, con chiari riferimenti alla dimensione botanica locale.