Paesaggio è un termine che evoca molte sensazioni, immagini suggestive e oniriche capaci di trasportarci in una dimensione da sogno, quasi estranea al mondo reale. Eppure, il paesaggio, è tutt’altro che una semplice sensazione. È una realtà in continuo mutamento su cui è possibile intraprendere studi, creare progetti e tentare nuove sperimentazioni. Per questo motivo, è necessaria una figura professionale in grado di mediare tra tutte le discipline che intervengono nell’ambito del Garden Design: stiamo parlando del Landscape Designer o, in italiano, del Paesaggista.
Il Paesaggista non è un giardiniere, non è un artista, non è un botanico, né un urbanista o un poeta ma, per dimostrare tutto il suo genio, deve essere un po’ tutte queste figure mescolate tra loro. Un regista lungimirante capace di vedere tutto “dall’alto”.
I giardini rappresentano, infatti, il mezzo più diretto che possiede l’uomo per riappropriarsi del rapporto con la natura e che rischia di sfilacciarsi sempre di più con l’andare del tempo.
Il lavoro del paesaggista somiglia più ad una missione perché il quantitativo di passione e dedizione messo in gioco è altissimo: progettare luoghi che pongano al centro dell’attenzione il benessere psicofisico dell’uomo richiede al contempo maestria e sensibilità, tecnica ed estro, in quanto obiettivo primario di ogni garden designer è trasformare l’arte concettuale in realtà.
Il landscape designer deve, inoltre, conoscere a fondo il mondo, incantevole quanto complesso, delle piante rappresentanti la quintessenza del giardino stesso. E quale posto migliore di Radicepura (nel cuore pulsante del Mediterraneo) per far convergere l’arte di paesaggisti provenienti da tutto il mondo?