Da sempre le piante sono state impiegate come fonte di materie prime o come elementi ornamentali, la sfida del futuro è guardare alla natura come fonte di saggezza da cui trarre ispirazione per la vita dell’uomo sulla terra. Una lezione che possiamo imparare dalle piante è la loro straordinaria adattabilità: le piante sono in grado di vivere utilizzando solo le risorse che hanno a disposizione.
Noi, la razza umana, stiamo facendo il contrario, stiamo depredando le risorse che appartengono alle generazioni future. Una delle metafore più efficaci della saggezza delle piante è quella delle specie pioniere. Guardando un terreno devastato da un’eruzione vulcanica sembra impossibile prevedere che la vita possa riprendere il suo corso, ma anche nelle condizioni più difficili la flora trova sempre la via per insediarsi. Le piante pioniere non temono condizioni avverse, anzi, queste specie sono in grado di colonizzare terreni sterili e attraverso l’azione delle loro radici, riescono a rendere il terreno adatto a specie che si insedieranno successivamente, ponendo le basi per la vita dei futuri ecosistemi.
Il paesaggio del Monte Etna offre un paradigma di resilienza vegetale: sulle sue terre laviche e aride, le specie pioniere, molte delle quali endemiche, riescono a sopravvivere e a preparare il terreno per la vita di nuovi ecosistemi complessi e diversificati.
Le piante pioniere dell’Etna sono il fulcro di Plantocene, un giardino che guarda al futuro attraverso la contemplazione consapevole del mondo vegetale. Il visitatore è invitato ad accedere al giardino passando per il “deserto vulcanico” fatto di dune di roccia lavica. Il giardino, definito da un recinto in pietra, mette “in scena” nell’anfiteatro una composizione di specie pioniere. Il percorso è scandito da 6 elementi che funzionano come visori, ognuno dei quali spiega una parola chiave legata al tema del giardino e costituisce una lanterna per le visite notturne. A conclusione del percorso il visitatore è invitato a soffermarsi nel giardino per contemplare la rappresentazione della metafora vegetale da una nuova prospettiva.