Il Giardino Botanico
3000 specie di piante
5000 varietà
Un’installazione ambientale del maestro Emilio Isgrò, Il Sogno di Empedocle, segna l’ingresso Giardino botanico.
Una passeggiata attraverso diverse terrazze ospitanti numerose famiglie botaniche: la terrazza delle Xanthorrhoeaceae, Asparagaceae e Liliaceae, con diverse specie di Aloe e Dasylirion, contraddistinta dalla presenza di Xanthorrhoea johnsonii, pianta originaria dell’Australia e resistente agli incendi e Moringa oleifera, originaria dell’Asia, pianta ad oggi molto conosciuta per le sue proprietà, è infatti considerata il superfood del futuro poiché ha numerose proprietà;
proseguendo si incontrano la terrazza delle Cactacee e delle Succulente, dove alti Trichocereus pasacana svettano accanto a gruppi di Agavi ed Echinocactus grusonii, e quella dei Diamanti, cosi chiamata per la rarità delle specie in essa presenti, come Zamia furfuracea, Macrozamia moorei e numerose specie di Encephalartos, un genere di cicadi fossili appartenenti alla famiglia delle Zamiaceae.
Alla fine della discesa si schiude il giardino arabo che, grazie alla sua fontana a forma di stella a dieci punte e all’ombra di esemplari di Bismarckia nobilis, Howea forsteriana, Archontophoenix alexandrae, Jubaea chilensis e Arenga engleri, fa vivere al visitatore il fascino dell’oasi in un deserto.
Di fianco, in una grande area si possono apprezzare dei grandi alberi che si distinguono per i grandi tronchi, come Brachychiton rupestris e Ceiba chodatii, entrambi appartenenti alla famiglia Malvaceae, che presentano una forma del fusto tondeggiante che ricorda una botte; proprio per questo il Brachychiton è soprannominato l’albero bottiglia del Queensland.