A Solicchiata, frazione situata a pochi chilometri dal Comune di Castiglione di Sicilia sul versante Nord dell’Etna, si trova Pietradolce.
L’amore per la terra, il rispetto per l’ecosistema, nonché delle tradizioni etnee rappresentano il cuore della filosofia aziendale. L’azienda, da sempre, si avvale di metodi di coltivazione biologica, senza l’impiego di pesticidi o insetticidi, improntati alla sostenibilità ambientale, sia in vigna che in cantina. La nuova cantina è il frutto di un progetto in cui arte e artigianalità si intrecciano per creare ambienti dallo stile contemporaneo e fortemente legati al territorio, a pochi chilometri dal Parco dell’Etna e all’ombra del Vulcano.
La coibentazione della tinaia è assicurata dallo spessore delle mura di pietra lavica da cui sono composte, in accordo a una filosofia improntata alla sostenibilità ambientale. La fermentazione dei vini pre-phylloxera avviene in piccole vasche a forma di tulipano realizzate in cemento grezzo e aventi una capienza di 40 ettolitri.
All’interno della bottaia sotterranea vengono affinati i vini rossi utilizzando botti di rovere francese da 700 litri in buona parte di secondo, terzo e quarto passaggio.
Adiacente alla bottaia si trova un ambiente destinato a conservare le vecchie annate prodotte dall’azienda. Pietradolce si estende, sul versante Nord, per 20 ettari suddivisi tra le Contrade Rampante, Zottorinoto e Santo Spirito e situati a un’altitudine tra i 700 e i 950 metri sul livello del mare. A questi si aggiungono, sul versante Est, in Contrade Caselle, nel comune di Milo altri 2 ettari situati a un’altitudine di 850 metri sul livello del mare. Da terreni franco – sabbiosi ricchi di elementi minerali di natura vulcanica, nascono vini in cui è preservata integra l’anima e la vivacità del Vulcano di cui sono espressione. La varietà della composizione dei suoli vulcanici nei diversi appezzamenti, permette di produrre vini con caratteristiche del tutto peculiari e al contempo fedeli rappresentazioni del territorio.
L’azienda coltiva soltanto varietà autoctone, principali protagoniste della sua storia: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante. Le vigne, in gran parte costituite da piante pre-phylloxera tra i 90 e i 130 anni di età, vengono coltivate attraverso un meticoloso lavoro artigianale e si presentano nella classica forma ad “alberello”, caratteristica del paesaggio viticolo etneo.
L’identità dell’azienda e del modo di lavorare coincide con la scelta di privilegiare la qualità alla quantità, allo scopo di valorizzare i vitigni autoctoni dell’Etna e di produrre vini marcatamente territoriali.